06/12/09

La competizione

Siamo nel mondo della competizione, devi essere sempre il migliore, il primo, il vincente. Devi convincere gli altri che le tue idee sono le migliori, devi convincere gli altri che il tuo prodotto ( se fai l' imprenditore, l' artigiano, il rappresentante ecc.) è il migliore con qualsiasi mezzo anche raccontando balle. Conta solo essere primi: a scuola, al lavoro, nello sport. Solo così sei giusto. La tv ci assilla con le competizioni pacchi, contropacchi, premi, lotterie, grandi fratelli, isole dei famosi, coppa uefa, supercoppa, coppacampioni, mondiali, olimpiadi. Devi vincere qualcosa o non sei nessuno oppure devi "tifare" per un vincente, devi far parte della sua scuderia o del suo entourage. Vediamoli i vincenti: Lelle Mora, Maria de Filippi, Kakà, Ibra, Vespa, Belpietro, Feltri, Schifani, Bondi, Berlusconi, Marrazzo ecc. ecc.
Noi francamente non vogliamo essere i primi, i vincenti ci siamo rotti delle competizioni, dei pacchi, dei giornalisti che scrivono quello che fa comodo all' editore, delle coppe e coppette, delle TV che si disinteressano dei cinquecentomila in piazza che vogliono cambiare questo paese per fare dei servizi sulle pettinature delle signore per la prima alla scala. Evviva gli ultimi, gli eterni secondi, i giornalisti scomodi (cioè quelli normali, che scrivono quello che vedono e sentono), i documentari, i films quelli buoni, Report, Zanetti, Grosso, Materazzi, Gattuso, evviva la musica rock che fu la colonna sonora della ribellione giovanile. Torniamo a parlare di futuro, di lavoro per tutti, di libertà, di giustizia.

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