20/12/09


MOSTRA PRESEPIALE ALL' ECOMUSEO
Da domani fino al 6 gennaio è possibile visitare la mostra presepiale allestita presso l' Ecomuseo del Territorio Aurunco in viale Trieste a Sessa Aurunca (cortile interno scuola media Caio Lucilio), l'apertura pomeridiana è fissata dalle ore 17,00 alle ore 19,30 ma in diverse giornate è prevista anche quella antimeridiana. Oltre ai presepi napoletani sarà possibile visionare anche quelli provenienti dal sud america e di artigiani ceramisti di Cascano. Sarà anche l'occasione per chi non l' abbia già fatto di visitare l' ecomuseo. L' ingresso è gratuito.
Arci matidia Sessa A.

12/12/09

QUALCOSA SI MUOVE...


La Moratti viene contestata a Milano in occasione del quarantennale dalla strage di piazza Fontana, il presidente Napolitano risponde a tono alla violenza verbale di Berlusconi contro la Corte Costituzionale e la Costituzione, Casini finalmente prende una posizione (quanto se la rimangerà?); 100.000 persone partecipano alla menifestazione della FLC CGIL a Roma, 70.000 a Milano, 10.000 a Napoli, contro lo sfascio della scuola pubblica e della pubblica amministrazione; un imponente corteo sfila a Copenaghen dove è in corso un vertice sul clima con duri scontri e 400 arresti; scontri a Roma dove una manifestazione di studenti viene bloccata dalla polizia prima che arrivi al Ministero della P.I.; a proposito, la nostra solidarietà ai giovani dell' "onda" a cui è stato proibito di manifestare pacificamente; mezzo milione di persone partecipano al "NO B DAY", ecc.ecc. Sembra che una vento di protesta soffi dal basso sul torpore dei nostri rappresentanti politici preoccupati da tempo solo dei propri affari. C' è un popolo disperato privato dei più elementari diritti: lavoro, salute,giustizia, libertà che ha gridato nelle piazze italiane e europee sarà capace la politica di far proprie queste istanze e di liberarsi di certi personaggi?

06/12/09

L' Arci partecipa alla manifestazione dell' 11 Dicembre


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L' Arci aderisce alla manifestazione dell' 11 Dicembre prossimo indetta dalla FLC CGIL (l'appuntamento è a Roma alle ore 09,30 in piazza Della Repubblica) per protestare contro le politiche del governo che hanno fortemente impoverito la scuola pubblica e l' università.
Anche il circolo di Sessa Aurunca sarà presente, convinti che l' emergenza culturale sia una delle priorità del nostro paese. Un illustre magistrato sosteneva che le dittature imbavagliano la scuola e la magistratura.
Il ritorno alla maestra unica, i tagli indiscriminati, gli aumenti contrattuali da elemosina, la riforma della secondaria sono provvedimenti che declassano la scuola statale a favore di quella privata che come tutti ben sappiamo ha il solo obiettivo di fornire guadagno ai suoi proprietari.
L' Arci di Sessa invita a scioperare giorno 11, ricordando al personale della scuola, che anche nel prossimo anno scolastico ci saranno ulteriori tagli che colpiranno anche le scuole secondarie superiori.

La competizione

Siamo nel mondo della competizione, devi essere sempre il migliore, il primo, il vincente. Devi convincere gli altri che le tue idee sono le migliori, devi convincere gli altri che il tuo prodotto ( se fai l' imprenditore, l' artigiano, il rappresentante ecc.) è il migliore con qualsiasi mezzo anche raccontando balle. Conta solo essere primi: a scuola, al lavoro, nello sport. Solo così sei giusto. La tv ci assilla con le competizioni pacchi, contropacchi, premi, lotterie, grandi fratelli, isole dei famosi, coppa uefa, supercoppa, coppacampioni, mondiali, olimpiadi. Devi vincere qualcosa o non sei nessuno oppure devi "tifare" per un vincente, devi far parte della sua scuderia o del suo entourage. Vediamoli i vincenti: Lelle Mora, Maria de Filippi, Kakà, Ibra, Vespa, Belpietro, Feltri, Schifani, Bondi, Berlusconi, Marrazzo ecc. ecc.
Noi francamente non vogliamo essere i primi, i vincenti ci siamo rotti delle competizioni, dei pacchi, dei giornalisti che scrivono quello che fa comodo all' editore, delle coppe e coppette, delle TV che si disinteressano dei cinquecentomila in piazza che vogliono cambiare questo paese per fare dei servizi sulle pettinature delle signore per la prima alla scala. Evviva gli ultimi, gli eterni secondi, i giornalisti scomodi (cioè quelli normali, che scrivono quello che vedono e sentono), i documentari, i films quelli buoni, Report, Zanetti, Grosso, Materazzi, Gattuso, evviva la musica rock che fu la colonna sonora della ribellione giovanile. Torniamo a parlare di futuro, di lavoro per tutti, di libertà, di giustizia.

28/01/09

TESSERAMENTO 2009


E' aperto il tesseramento all'ARCI Matidia per l'anno 2009.
Per chiunque sia interessato/a, e siatelo, può rivolgersi ai numeri:
Silvio Izzo 338/9825347
Silvio Cardone 347/9947917

Oppure inviare una mail al circolo

13/01/09

Documento sull'ospedale S. Rocco inviato alla Direttrice Generale ASL CE2

Di seguito riportiamo il documento sull'ospedale S. Rocco di Sessa inviato alla Direttrice Generale ASL CE2 firmato anche dal nostro circolo

La storia dell’ospedale S. Rocco di Sessa Aurunca, si trova ancora, a 50 anni dalla posa della prima pietra e a 18 anni dalla sua inaugurazione, in una situazione precaria, sempre in preallarme per il sospetto che si possano perdere pezzi lungo il percorso.
La sua peculiarità di ospedale di frontiera e la grande importanza di essere riferimento di tutti i cittadini dell’Alto Casertano per le emergenze e per la capacità di operare in tempi rapidi per salvare vite umane,avrebbe avuto, e avrebbe ancora, diritto a una ben altra attenzione da parte di politici e dirigenza sanitaria e amministrativa.
La recente vittoria in relazione al Piano di Rientro dal disavanzo e di Riqualificazione e Razionalizzazione del S.S.Regionale che ha visto il S. Rocco mantenere il II livello di emergenza e non perdere posti letto, può tuttavia rivelarsi una vittoria di Pirro se le condizioni di lavoro continueranno a mantenere il livello attuale di carenza di personale e di alcuni primari.
Non è immaginabile che, il P.O. San Rocco di Sessa Aurunca , con l’attuale organico di personale in dotazione, con le attrezzature e le strutture in possesso , possa attuare in toto il piano proposto dai vertici dell’A.S.L. CE/2. Solo chi non vive la realtà del “San Rocco” può pensare una cosa simile!
Oggi il P.O. riesce a sopravvivere ad una realtà di continua emergenza per la carenza di personale, di strutture, di attrezzature, solo grazie alla responsabilità, l’abnegazione, la dedizione ed all’amore che tutto il personale ha nei confronti di un’utenza che oggi si estende dall’alto casertano alle pendici del matese fino al litorale domizio.
A tal proposito si precisa che è il P.O. aziendale con il più basso rapporto tra posti letto e personale impiegato presente nell’azienda (102p.l./208)

E, nonostante tutto questo , dai dati forniti dall’Ente Regione, nel suo ultimo documento tecnico per la ristrutturazione e riqualificazione della rete ospedaliera regionale, si evince chiaramente che è il P.O. a più alta produttività! (vedi allegato 7 alla Del.Reg. n°460/07).

Ma, prima di adottare la facile politica del “taglione”, la Direzione Generale dell’A.S.L., dovrebbe analizzare i motivi per i quali un’eventuale U.O. risulterebbe essere sottoutilizzata.

• Il S. Rocco riveste un ruolo strategico di grande importanza per la sua posizione di frontiera; per l’estensione del territorio; per le migliaia di cittadini (d’estate aumentano di circa centomila persone) che vi convergono da tutta l’area dell’Alto Casertano; per essere punto di riferimento per le statali Appia e Domiziana dove avvengono giornalmente incidenti automobilistici; perchè impedisce la fuga dell’utenza, e di capitali, verso gli ospedali del Basso Lazio, soprattutto Formia (negli ultimi anni anzi, si è verificata una inversione di tendenza, confluendo sul nostro P.O. utenti della ASL laziale –vedi soprattutto statistiche paz.oncologici e dati arsan.)

Eppure questo ospedale è sempre stato la cenerentola della sanità campana alla quale ha dovuto elemosinare di volta in volta personale, sempre scarso, e mezzi; che si è visto scippare, nonostante le tante promesse politiche, servizi importanti quali quello di senologia, che aveva un’utenza di ca. 5.000 donne l’anno, o quello di dialisi; che ha visto via impoverire l’SPDC al quale hanno sottratto figure fondamentali come quelle degli psicologi; che ha un cantiere di lavori di ristrutturazione e ampliamento aperto da almeno dieci anni e di cui non si intravede ancora la soluzione.
Si è preferito concentrare mezzi e personale intorno al capoluogo, Caserta Aversa S.Maria Maddaloni, in un’area già congestionata, quando non privilegiare strutture private che hanno sottratto risorse,spesso causa dell’attuale stato di deficit della Regione Campania.
Non si è riusciti a capire per tempo che importanza strategica rivestisse un ospedale che, da solo, può dare riposte a problematiche soprattutto di urgenza e emergenza.
Per tutti questi motivi, se si vuole veramente che il S. Rocco possa esprimere al meglio le sue capacità di urgenza, ricovero e assistenza, CHIEDIAMO alcune risorse che rappresentano il minimo indispensabile per non lavorare sempre in uno stato di precarietà:
Da una indagine da noi effettuata reparto per reparto, abbiamo identificato , in sintesi, le seguenti urgenze:
• Assunzione degli O.S.S.;
• Assunzione di medici e infermieri in tutti i reparti
• Integrazione del personale Tecnico e Sanitario delle U.O.C di Patologia Clinica e Radiologia;
• Completamento della dotazione dei posti letto UTIC –Cardiologia;
• Copertura dei posti di primario di Anestesia e Rianimazione, Medicina Generale, Radiologia e Patologia clinica;
• Completamento dei lavori di ristrutturazione previsti con i fondi dell’ex art. 20 legge 67/88
• Ammodernamento delle attrezzature principali (respiratori automatici, ecc.)

• Dal Piano di riorganizzazione proposta dall’azienda, si nota che, l’U.O. Dip. di D.H. Oncologico (n°6 p.l.) attualmente esistente ( che ha prodotto tra l’altro, per il 2008 n° 4000 giornate di D.H. oltre a visite oncologiche ed attività varie con un solo medico e due infermieri) non è menzionato tra le U.O. del Presidio Ospedaliero di Sessa Aurunca così come lo è menzionato per i presidi di S.M.C.V. e di Aversa. Questa OO.SS. spera che si tratti di una semplice dimenticanza così come pure ci si è dimenticati di inserire, nel P.O. di Sessa Aurunca, i servizi essenziali di Patologia Clinica, Radiologia e Farmacia.


• Bisogna rettificare il totale complessivo dei posti letto per i presidi di Sessa Aurunca (103 dalla somma dei singoli reparti) dichiarati poi in calce 102; così anche come per S.M.C.V (72 p.l. e dichiarati 70); e per il Presidio di Capua (45 p.l). e dichiarati 44. (Errore di addizione?)

Pertanto si invita la Direzione Generale, in concertazione con la Direzione Sanitaria del S. Rocco, a contattare i Dirigenti di ogni U.O.C. per conoscere in dettaglio le effettive carenze e di attivare, in caso di impossibilità di nuove assunzioni e nuovi concorsi, la mobilità interna all’Azienda, trasferendo temporaneamente personale dai Presidi dove c’è surplus di personale, in vista anche della chiusura del Presidio ospedaliero Palasciano di Capua.

Se le nostre richieste malauguratamente non venissero accolte, questa OO.SS. è fortemente intenzionata ad informare poi gli organismi competenti di controllo ( Corte dei Conti).

08/01/09

Le cinque maggiori menzogne sull’assalto di Israele a Gaza


di Jeremy R. Hammond* - Foreign Policy Journal

Menzogna numero 1. Israele sta solo colpendo legittimamente siti militari e sta cercando di proteggere vite innocenti. Israele non colpisce mai civili.
La Striscia di Gaza è una delle aree più densamente popolate al mondo. La presenza di militanti fra la popolazione civile non impedisce, secondo il diritto internazionale, che tale popolazione goda del suo status protetto; pertanto ogni assalto alla popolazione dietro la pretesa di colpire i militanti è, di fatto, un crimine di guerra.




Inoltre le persone che Israele rivendica come obiettivi legittimi sono membri di Hamas, che Israele sostiene sia un’organizzazione terroristica. Hamas è reponsabile per aver lanciato razzi in Israele. Tali razzi sono estremamente imprecisi e perciò, quand’anche Hamas intendesse colpire obiettivi militari in Israele, sono indiscriminati per natura. Quando i razzi lanciati da Gaza uccidono civili israeliani, questo è un crimine di guerra.
Hamas ha un’ala militare. Tuttavia non è interamente un’organizzazione militare ma politica. Membri di Hamas sono i rappresentanti democraticamente eletti del popolo palestinese. Decine di questi leader eletti sono stati rapiti e detenuti nelle prigioni israeliane senza capi d’accusa. Altri sono stati vittime di assassinii, come Nizar Rayan, funzionario di vertice di Hamas. Per uccidere Rayan Israele ha colpito un edificio di civili abitazioni. L’attacco non uccise solo Rayan ma anche due delle sue mogli e quattro dei suoi bambini, insieme ad altri sei. Non esiste nel diritto internazionale giustificazione per un tale attacco. Questo è un crimine di guerra.
Altri bombardamenti da parte di Israele su obiettivi dallo status protetto secondo il diritto internazionale includono una moschea, una prigione, stazioni di polizia ed un’università, oltre a civili abitazioni.
Inoltre Israele ha a lungo tenuto Gaza sotto assedio, permettendo l’accesso solo al minimo degli aiuti umanitari. Israele bombarda e uccide civili palestinesi. Innumerevoli altri sono feriti e non possono ricevere cure mediche. Gli ospedali alimentati da generatori hanno poco o nulla carburante. I medici non hanno adeguata strumentazione o farmaci per assistere i feriti.
Anche queste persone sono le vittime della strategia di Israele puntata non su Hamas o legittimi obiettivi militari ma direttamente concepita per punire la popolazione civile.
Menzogna numero 2. Hamas ha violato il cessate il fuoco. Il bombardamento israeliano è una risposta al lancio di razzi palestinesi ed è destinato a mettere fine a detti attacchi di razzi.
Israele non ha mai rispettato il cessate il fuoco. Sin dall’inizio ha definito una “zona speciale di sicurezza” dentro la Striscia di Gaza ed ha annunciato che i palestinesi che fossero entrati in questa zona sarebbero stati colpiti. In altre parole, Israele ha annunciato le sue intenzioni: i soldati israeliani avrebbero sparato a contadini ed altri individui che avessero tentato di raggiungere la propria terra in diretta violazione non solo del cessate il fuoco ma anche del diritto internazionale.
Nonostante alcuni episodi con spari, inclusi quelli in cui alcuni palestinesi sono rimasti feriti, Hamas ha comunque mantenuto il cessate il fuoco dal momento in cui è entrato in vigore il 19 giugno fino a quando Israele ha effettivamente rotto la tregua il 4 novembre, giorno in cui lanciò il raid aereo a Gaza che uccise cinque persone e ne ferì parecchie altre. La violazione di Israele del cessate il fuoco avrebbe prevedibilmente dato luogo ad una ritorsione da parte di militanti di Gaza che hanno sparato razzi su Israele come risposta. L’aumentata sequenza di lancio di razzi alla fine di dicembre è stata usata come giustificazione per il continuo bombardamento da parte di Israele, ma è la diretta risposta dei militanti agli attacchi di Israele.
Era prevedibile che le azioni di Israele, inclusa la sua violazione del cessate il fuoco, avrebbe dato luogo ad un’escalation degli attacchi con lancio di razzi contro la sua stessa popolazione.

Menzogna numero 3. Hamas sta usando scudi umani: ciò costituisce un crimine di guerra.
Non c’è prova che Hamas abbia usato scudi umani. Il fatto è che, come detto sopra, Gaza è un piccolo pezzo di terra densamente popolato. Israele ingaggia indiscriminate azioni di guerra come l’assassinio di Nizar Rayan, nel quale anche membri della sua famiglia sono stati uccisi. Sono le vittime come quei bambini uccisi che Israele nella sua propaganda definisce come “scudi umani”. Non c’è legittimità per questa interpretazione secondo il diritto internazionale. In circostanze come queste, Hamas non sta usando scudi umani, Israele sta compiendo crimini di guerra in violazione delle Convenzioni di Ginevra ed altre leggi internazionali in vigore.

Menzogna numero 4. I paesi arabi non hanno condannato le azioni di Israele perché comprendono le ragioni dell’assalto di Israele.
Le popolazioni di tali nazioni arabe si sentono oltraggiate dalle azioni di Israele e dai loro stessi governi per non aver condannato l’assalto di Israele e non essersi date da fare per mettere fine alla violenza. Più semplicemente i governi arabi non rappresentano le loro rispettive popolazioni. Le popolazioni dei paesi arabi hanno inscenato proteste di massa in opposizione non solo alle azioni di Israele ma anche all’inazione dei loro stessi governi e a quella che loro vedono come compiacenza o complicità verso i crimini di Israele. Inoltre il rifiuto dei paesi arabi di intraprendere azioni che andassero in aiuto ai palestinesi non è dovuto al fatto che siano d’accordo con l’operato di Israele ma perché sono sottomesse alla volontà degli Usa che sostengono pienamente Israele. L’Egitto, ad esempio, che ha rifiutato di aprire il valico per permettere ai palestinesi feriti negli attacchi di ricevere cure mediche negli ospedali egiziani, dipende pesantemente dall’aiuto statunitense, ed è stato largamente criticato dalle stesse popolazioni dei paesi arabi per quello che viene considerato un assoluto tradimento dei palestinesi di Gaza.
Persino il presidente palestinese Mahmoud Abbas è stato giudicato un traditore del suo stesso popolo per avere accusato Hamas delle sofferenze della gente di Gaza. I palestinesi sono pure ben consci dei precedenti atti di Abbas, percepiti come tradimenti, il quale tramò con Israele e con gli Usa per mettere fuori gioco il governo democraticamente eletto di Hamas, cosa che culminò in un contro-rovesciamento da parte di Hamas che espulse Fatah (l’ala militare dell’Autorità Palestinese di Abbas) dalla Striscia di Gaza. Benché l’obiettivo apparente fosse indebolire Hamas e rafforzare la propria posizione, i palestinesi ed altri arabi nel Medio Oriente sono così oltraggiati da Abbas che è improbabile che egli possa essere in grado di governare efficacemente.

Menzogna numero 5. Israele non è responsabile delle morti dei civili giacché ha avvertito i palestinesi di Gaza di sgombrare le aree che potevano essere colpite.
Israele reclama di aver inviato messaggi via radio e per telefono ai residenti di Gaza avvisandoli di sfollare in vista degli imminenti bombardamenti. Ma il popolo di Gaza non ha dove sfollare. Sono intrappolati dentro la Striscia di Gaza. È a causa del piano di Israele che non possono scappare oltre il confine. È a causa del piano di Israele che non hanno cibo, acqua, energia con cui sopravvivere. È a causa del piano di Israele che gli ospedali di Gaza non hanno elettricità e hanno scarse forniture mediche con le quali poter prendersi cura dei feriti e salvare vite. E Israele ha bombardato vaste aree di Gaza, colpendo infrastrutture civili ed altri siti che godono dello status protetto secondo il diritto internazionale. Non ci sono luoghi sicuri dentro la Striscia di Gaza.

Traduzione di Paolo Maccioni - Megachip

Link articolo originale:
http://www.foreignpolicyjournal.com/articles/2009/01/03/hammond_top-5-lies-about-israels-assault-on-gaza.html

Jeremy R. Hammond, laureato in Scienze della Comunicazione, è titolare ed editorialista del “Foreign Policy Journal” pubblicazione online dedicata all’analisi critica delle politiche estere Usa con particolare attenzione al Medioriente. Hammond è autore di numerosissimi articoli ripresi sia da testate mainstream che da portali di informazione alternativa.